martedì 17 aprile 2012

40^ CRONOSCALATA VITTORIO VENETO CANSIGLIO


"La gara infinita"


Come  ogni  anno  l'appuntamento  ricorre  nel  mese  di  aprile,  a  Fregona, una  frazione  di  Vittorio  Veneto,  in  provincia  di  Treviso.
Quest'anno  si celebra  la  40^  edizione  della  cronoscalata, che da Fregona,  dopo un tracciato di circa sei Km, arriva  alla piana del Cansiglio,  prima  gara  in  calendario del  C.I.V.M.  2012.
L'incontro  di  tutti  gli  ufficiali  di  gara  è  al  solito  posto,  nei  locali dell'ex  mobilificio  Marin  di  Fregona,  anche  quest'anno  provenienti  da diverse  regioni  d'Italia,  Emilia  Romagna,  Lombardia,  Toscana,  Veneto, Friuli,  ecc...
Noi  dell'ACI  di  Brescia  arriviamo  all'appuntamento  nella  mattinata  di sabato  14  aprile  verso  le  8:00,  alcuni  altri  colleghi  delle  altre  sedi  sono  già  arrivati  poichè  provengono  da  località  meno  distanti  o  perchè  sono arrivati  la  sera  del  venerdi.
Dopo  un  breve  incontro  con  il  direttore  di  gara  per  le  ultime  direttive, ci  rechiamo  a  ritirare  tutto  il  necessario  per  la  disputa  della  gara.
Quest'anno  gli  iscritti  sono  circa 180,  fra  auto  storiche  e  moderne,  per  cui  si  prevede  una gara  molto  combattuta  fra  i leader  dei   due campionati.
La  giornata  del  sabato  come  previsto  prosegue  all'insegna  del  tempo  incerto,  con  nuvole  che minacciano  pioggia  che  cade  raramente.
La  postazione  17,  circa  a  metà  tracciato,  coincide  con  la "esse del  muraglione",  un  tratto  di  strada  da  percorrere  in  terza  o quarta  marcia  a  seconda  del  tipo  di  vettura, e forse anche dell'abilità del pilota, con parzializzazione  dell'acceleratore.
Tutto  inizia  all'insegna  del  divertimento,  come  al  solito  lo spirito  che  prevale  è  questo.
Tutta la giornata dedicata alle prove, trascorre tranquilla senza alcun problema, solo un piccolo incidente fra le storiche, che vede coinvolta una Lotus Europa 1600, in uscita dalla esse in sovrasterzo, picchia contro il guard rail distruggendo tutto l'avantreno e parte  del  posteriore  poichè  rimbalza  contro  il  muro  che  da  il  nome alla "esse".
Il  giorno  seguente,  domenica  15  aprile,  il  meteo  minaccia  pioggia intensa  con  le  sue  nuvole  gonfie  d'acqua.
Sin  da  subito,  comincia  a  piovere  per  cui  la  gara  sarà  bagnata.
Inizia così  una  delle  gare  più  lunghe  degli  ultimi  due  anni.
Una  gara  infinita,  fra  incidenti,  auto  in  panne  lungo  il  tracciato,  da  recuperare  con  l'ausilio del  carro  attrezzi,  alle  11:40  circa  prima  ancora  che  finisse  la  prima  manche,  dalla  postazione 17, la  mia,  in  poi  verso  il  traguardo,  cala  una  nebbia  così  intensa  che  limita  la visibilità  a  meno  di  cinquanta  metri.
Avvertito  il  direttore  di  gara  e  il  responsabile  della  sicurezza,  dopo  diversi  sopralluoghi  con diverse auto,  a  velocità  diverse  si  decide  di  sospendere  la  corsa  fino  alle  14:30,  nella  speranza  che un filo di vento spazzi via la nebbia.
Per  fortuna  eolo  soddisfa  il desiderio  di  tutti,  piloti  ed  ufficiali  di  gara,  così  alle 14:30 circa si riprende  per  portare  a  termine  la  prima  manche.
Sempre  sotto  la  pioggia  battente  si  ricomincia,  per  la  seconda  tornata.
Tutti  i  concorrenti  tornati  giù,  riprendono  il  via  uno  dopo  l'altro, nell'intenzione di poter fermare  il  cronometro  con  un  tempo più  basso  del  precedente  "giro".
Solo  un  lieve  rischio  nella  seconda  manche,  una  monoposto  in  uscita  dalla  esse  in sovrasterzo,  rischia  di  finire  contro  il  guard  rail,  per  fortuna  si  intraversa  in  traiettoria  senza "toccare", il  nostro  intervento  è  inevitabile;  in  regime  di bandiere  gialle  facciamo  transitare  il concorrente  successivo, Christian Merli,  fuori  traiettoria,  facendo  manovrare  il  pilota  protagonista  dello  spiacevole  episodio,  che  riparte  alla  conquista  del  traguardo.
Alle  19:40  la  corsa  termina  al passaggio  dell'ultimo  concorrente,  ancora  sotto  una pioggia battente  che  non  dà  tregua.


 40^ Vittorio Veneto Cansiglio  video

lunedì 2 aprile 2012

25° RALLY VALLI PIACENTINE

Rumori di uno schianto 

Alle corse automobilistiche, si sa, può accadere l'imponderabile.
Gare che iniziano in ritardo, pubblico indisciplinato che non tiene conto delle indicazioni dei commissari di percorso che indicano di sistemarsi nelle aree sicure, incidenti più o meno gravi, piloti che tornano a piedi perchè lasciati in panne dal mezzo meccanico e così via, tante piccole facciate di un puzle che messo insieme realizza uno spettacolo, a volte, tanto gradevole quanto curioso, tanto divertente quanto drammatico.
Domenica 31 marzo, al 25° rally Valli Piacentine, gara titolata I.R.C., durante la P.S. 2, in località Ponte Organasco, Cerignale, in provincia di Piacenza, è accaduto quello che non ti aspetti, un incidente, tanto strano quanto curioso che per qualche istante ha percorso la spiacevole strada del dramma.

Un  crash   dalla   dinamica  spaventosa.
Immagina  un  tratto  di strada  in  discesa,  una curva  a  sinistra  da  percorrere  in  terza  marcia, per  un  tornante  a  destra  in  seconda,  il  pilota  di una  Clio  R3  che  disattende  ( questo  è  quello che  lui  stesso  ha  ammesso )  le  note  dettate  dal navigatore,  e,  invece  di  scalare  in  terza,  per preparare  l'inserimento  al  tornante  successivo pensa  "male"  di  farla  in  quarta,  a  pieno  gas, ad una  velocità  che  molto  probabilmente  si aggira intorno  a  150 Km  orari:  l'uscita  di  strada   è inevitabile.
Tutti  pensavamo che in quel tratto, all'uscita della curva a sinistra, se vittime di un errore, al massimo, il mal capitato potesse andare dritto per quel breve scorcio di via di fuga per finire in mezzo al bosco.
Dinamica che, se analizzata servendosi di un banale calcolo delle probabilità risultava essere corretta.
Niente  di  più  sbagliato.
Quell'auto, nella sua corsa folle, ha dovuto fare i conti con una variabile, che intervenendo, ha provocato uno schianto dalla dinamica agghiacciante.
L' impatto  contro  il  masso  di  circa  un   metro cubo,  sul  lato  destro  della  macchina  ha  fatto temere  subito  il  peggio  per  il  navigatore,  l'auto che  fa  perno  contro  quel  masso,  si proietta  in aria  compiendo  un  angolo  giro,  sbatte  contro  la parete  di  contenimento  della  montagna,  sul  lato opposto,  continua  la  sua  "corsa"    in   aria picchiando  contro  gli  alberi  che  per  fortuna  la fanno  rimbalzare  al  suolo,  un  boato  esplosivo, per  ricappottarsi  a  metà  tornante  in    piena traiettoria.
Senza  quegli  alberi,  probabilmente,  avremmo raccontato  di  un  evento  drammatico,  poichè,  la  macchina,  nel  suo  spaventoso  viaggio  fuori  controllo,  avrebbe  travolto  almeno  due  persone.

Parti  dell'auto che volano dappertutto, vetri che ridotti in mille pezzi, cadono come pioggia, addosso  alcuni spettatori,  le  tre  ruote  staccatesi  dalla  vettura  finiscono  a  cinquanta  metri  di  distanza,  urla  di spavento  fanno  da  contorno  al frastuono  dell' auto.
Dieci interminabili secondi di terribile timore.
Attivate tutte le procedure di messa in sicurezza dell'equipaggio e del tratto di strada protagonista del sinistro, ci rendiamo conto che grazie a Dio si è trattato solo di un grosso spavento.
I due piloti ormai fuori dalla Clio ridotta ad un rottame, sono in grado di orientarsi, il navigatore che è una donna, accusa solo un leggero dolore alla spalla destra: dopo quello che le era accaduto suonava come "ho un leggero prurito alla spalla".
Avvertito il capo prova, attraverso la radio, la P.S. viene sospesa e tutti gli altri concorrenti si portano in trasferimento, alla prova successiva.
Grazie a Dio, tutti i protagonisti di questo spiacevole momento, sono in grado di poterlo raccontare, per cui possiamo dire, che è andata bene.


Rumori di uno schianto!!! video