domenica 12 maggio 2024

SIMONE FAGGIOLI VINCE PER LA 12ª VOLTA LA COPPA SELVA DI FASANO

Simone Faggioli, il pilota dei record, alza per la 12ª volta la Coppa Selva di Fasano.

Il fiorentino, campione italiano in carica, al volante della Nova Proto NP 01-2 è stato il più veloce sia nella prima che nella seconda manche, davanti ai giovani siciliani Francesco Conticelli, su Nova Proto NP 01-2 e Luigi Fazzino con l'Osella PA 30.

Nella seconda salita Faggioli ha ottenuto il nuovo record del tracciato di 5,6 Km in 2'07"46.

Il trentino Diego Degasperi, alla sua terza gara su Norma M20 FC Zytek, ha ottenuto la quarta posizione assoluta davanti al comisano Samuele Cassibba su Nova Proto V8 Sinergy.

Un sesto posto amaro per il lucano Achille Lombardi su Osella PA 21 4C, rallentato dall’innesco accidentale dello stacca batteria nella prima salita, in rimonta nella seconda.

Soddisfacente settimo posto per Giancarlo Maroni Jr sulla Nova Proto turbo.

Il nisseno Alberto Chinnici, sempre più a suo agio, con l’Osella PA 2000 turbo centra un ottimo ottavo posto davanti al calabrese Domenico Scola e Andrea Di Caro, decimo nell'assoluta e primo di classe nella categoria riservata alle vetture con motore moto Aprilia di 1.100 cc.



MERLI È SECONDO ALLA SUBIDA AL FITO

In Spagna, alla 52ª Subida International al Fito, seconda gara del Campionato Europeo della Montagna, Merli si accoda al francese.

Il campione trentino, al volante dell' Osella FA 30, ha dato il massimo per contrastare il veloce francese Geoffrey Schatz su Nova Proto NP01 Turbo.
Una gara disputata in tre manches in cui una, la più lenta, viene scartata.
Per somma dei tempi, sul gradino più alto del podio c'è Geoffrey Schatz su Nova Proto NP01 Turbo, davanti a Merli distanziato di 77 centesimi. Chiude il podio Iraola Lanzagorta su Nova NP 01 a 3”683.
Questo il commento di Christian dopo il traguardo: "ero certo d’aver staccato un miglior tempo in Gara 3. 
Ho spinto, anche se in certi tratti dovevo aspettare nel premere l’acceleratore per essere entrato troppo forte in curva. 
Sono secondo per 0”770. 
Ci tenevo, visto che in prova e Gara 1 ero davanti a Schatz, ma più di così non ne ho. 
M’accontento della vittoria in Gruppo E2 SS. 
Ora ci attende una trasferta di 500 chilometri verso Braga in Portogallo per la 43ª Rampa International de Falperra in programma domenica prossima”.

domenica 5 maggio 2024

22ª LEVICO VETRIOLO PANAROTTA

Un "derby siciliano" in terra trentina.

Una gara serrata tra Luigi Fazzino e Franco Caruso alla 22ª Levico Vetriolo Panarotta, valida per il Campionato Italiano Velocità Salita zona nord.

Una vittoria a testa delle due manches ha offerto uno spettacolo straordinario al folto pubblico presente lungo il tracciato di gara.
Nella prima il giovane Fazzino, su Osella Pa 30, ha transitati sulla linea del traguardo in 3'39"12 con Caruso a 3".
Nella seconda Caruso, su Nova Proto Np 01, ha preceduto Fazzino di 4 centesimi, insufficienti, però, per la vittoria assoluta per somma dei tempi delle due salite.
Christian Merli, in gara con la "piccola" Osella Pa 21 4C ha occupato il terzo gradino del podio.
Primo, fuori dal podio, il trentino Thomas Pedrini, con l’Osella Pa2000.
Il veronese Mirko Venturato su Nova Proto NP 03 al quinto posto, davanti ad altri quattro piloti della stessa classe 1600, ovvero il trentino Nicola Grazioli al volante della Gloria C8, il veronese Damiano Schena sulla Nova Proto Np 03, il veronese Enrico Zandonà su Wolf GB08 Thunder e il vicentino Alberto Dall’Oglio su Nova Proto NP 03.
Ultimo della top ten il trentino Adolfo Bottura su Lola B99/50, primo nel gruppo TMSC-SS.


mercoledì 1 maggio 2024

IMOLA 1994: UN WEEKEND MALEDETTO

La Williams che l'anno precedente aveva vinto il mondiale di Formula 1 con Alain Prost e quello prima con Nigel Mansell, nel 1994 era ancora una delle migliori monoposto che però soffriva di qualche "vizio di gioventù".

La FW16 era una vettura estrema. Sotto la direzione tecnica di Patrick Head, Adrian Newey, a capo del team di ingegneri, l'aveva progettata per vincere anche nella stagione '94.
Senna, arrivato in Williams nella "stagione del cambiamento", sin dalle prime prove invernali, ha sempre lamentato che la vettura fosse inguidabile, che non stesse a suo agio nell'abitacolo troppo stretto, che fossero necessarie alcune modifiche.
Famosa la frase di Ayrton detta al fotografo di Autosprint, Angelo Orsi, " se mangio un panino in più non entro in macchina".
Sovente le mani del campione sfregavano contro la carrozzeria, sopra lo sterzo, al punto di ferirsi alle nocche.
Dopo le molte richieste di Ayrton di risolvere il problema, a Imola, gli ingegneri decisero di modificare il piantone dello sterzo, allungandolo per dare al pilota più agio al volante.
Una modifica impropria, unire "due tubi d'acciaio" con una saldatura che rompendosi fu la causa dell'impatto alla curva del Tamburello al circuito di Imola.
Era il 1° maggio 1994 e tutto cambiò.