mercoledì 3 giugno 2020

FABIO DANTI: IL RICORDO DI UN CAMPIONE

Quanti titoli del campionato italiano ed europeo avrebbe vinto ancora e quali record avrebbe raggiunto Fabio Danti se quel funesto sabato del tre giugno del 2000, fosse passato indenne da quel tratto di tracciato, cento metri prima del traguardo, della cronoscalata Caprino-Spiazzi?
Oggi, dopo due decenni da quel fatidico incidente, mi pongo questa domanda.
Di certo non devo essere io a dire e a scrivere di Fabio Danti, tanto è stato scritto sulle sue imprese delle gare in salita  che hanno incantato, purtroppo per pochi anni, il pubblico sui tracciati delle strade di montagna d’Italia e d’Europa.
Fabio Danti, il pilota dalle imprese memorabili, dal carattere forte e "aggressivo" in gara ma una persona gentile, disponibile, sempre pronto a concedersi per domande, foto, battute e risate.

Ho  avuto  il  piacere  di  incontrarlo  alcune volte  Fabio, ricordo la sua gara con la Skoda Felicia kit, credo  fosse il 1996, alla Monte Erice, sembrava essere dentro un video gioco, tale era la velocità di manovra della "piccola" Skoda nell’inserimento in curva e su per i tornanti.

Così come le sue discese in elicottero alla Malegno-Borno (Trofeo Vallecamonica), dove gareggiò in due categorie diverse con due auto diverse, con la Osella PA20S BMW e con La Skoda Felicia Kit.
Già!... due categorie nella stessa gara! Arrivato al traguardo a Borno, con la piccola Felicia, prendeva l’elicottero per ritornare giù a Malegno e ripartire con l’Osella. Proprio un impegno da vero campione, dotato di una grande capacità di adattamento repentino alla differenza delle due auto. 
Un gioco da ragazzi per lui.
Fabio Danti era davvero il pilota perfetto delle cronoscalate. 
Aveva sempre un sorriso per tutti.

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