mercoledì 21 dicembre 2011

1000 MIGLIA

Le origini della Mille Miglia risalgono agli inizi del XX secolo, quando nel 1927 il nuovo ordinamento dell’Automobile Club d’Italia, affidava alle varie sedi provinciali la riscossione delle tasse automobilistiche e la costituzione di una sede del Pubblico Registro Automobilistico locale. Ecco quindi la necessità di “separare” la città di Brescia da quella di Milano e per tanto dall’Automobile Club del capoluogo lombardo.
Tuttavia il legame automobilistico sportivo con la città di Milano si era man mano logorato.
Dopo il 1922, anno in cui, dopo l’esperimento del primo Gran Premio d’Italia che Arturo Mercanti direttore dell’A.C.M. aveva organizzato l’anno precedente sul circuito di Montichiari, la gara, venne disputata sul nuovissimo circuito di Monza, l’anno successivo, costruito a tempo di record nel parco della villa reale, facendo tesoro dell’esperienza di alcune soluzioni tecniche quali le curve sopraelevate, già sperimentate a Ghedi.
I bresciani, affezionati ormai a quella gara, vissero l’episodio come un grave affronto soprattutto perché il motorismo sportivo italiano, nel loro territorio, aveva dato origine a una delle più importanti gare dell’epoca: la Brescia - Cremona - Mantova - Verona - Brescia di circa 220 km riservata alle automobili.
Nel 1904, sempre in provincia di Brescia, all’interno della manifestazione la “Settimana motoristica”, si disputa la Coppa Florio sulla piana di Montichiari e alcune gare di motonautica sul lago di Garda, così come per il “Circuito aereo” di Brescia dove nel 1909 fu disputata la prima gara in assoluto in Italia tra aeroplani.
Presi dalla voglia di competizione, i dirigenti del neonato Automobile Club Brescia, come il presidente Franco Mazzotti e il vicepresidente conte Aymo Maggi, assieme a politici dell’epoca come l’onorevole Alfredo Giarratana e Innocente Dugnani, e altri ancora come Renzo Castagneto e Aldo Finzi cominciano a elaborare un progetto.
Si sviluppò nella loro idea la creazione di una manifestazione spettacolare, che celebrasse la raggiunta autonomia da Milano, e “vendicasse” l’offesa subita. Aldo Finzi, abile organizzatore di eventi motoristici e segretario generale dell’A.C.B. venne affiancato dal barone Flaminio Monti.
L’idea più logica fu pensare ad una gara di velocità su lunga distanza, riservata alle vetture di serie.
Bisognava scegliere il luogo adatto affinché l’evento risultasse di grande rilievo: poiché all’epoca era di moda fare confluire tutto nella capitale Roma, in prima battuta si pensò ad una gara chiamata, Brescia Roma.
Dopo qualche riflessione, si resero conto che così Brescia avrebbe avuto solo un vantaggio relativo, allora pensarono ad una versione di Brescia Roma Brescia, andata e ritorno, ma il nome era troppo lungo e sembrava quasi uno slogan per un viaggio in treno, più che una competizione automobilistica.
Ad un certo punto, ecco l’idea geniale.
Franco Mazzotti chiese ai colleghi che stavano conteggiando i chilometri che le auto avrebbero dovuto percorrere, quale fosse la distanza da completare; la risposta fu “circa 1600 chilometri”. Mazzotti, dopo i suoi viaggi in America, si era abituato a considerare le distanze in miglia anziché in chilometri, ed esclamò convinto “MILLE MIGLIA”.

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