La Williams che l'anno precedente aveva vinto il mondiale di Formula 1 con Alain Prost e quello prima con Nigel Mansell, nel 1994 era ancora una delle migliori monoposto che però soffriva di qualche "vizio di gioventù".
La FW16 era una vettura estrema. Sotto la direzione tecnica di Patrick Head, Adrian Newey, a capo del team di ingegneri, l'aveva progettata per vincere anche nella stagione '94.
Senna, arrivato in Williams nella "stagione del cambiamento", sin dalle prime prove invernali, ha sempre lamentato che la vettura fosse inguidabile, che non stesse a suo agio nell'abitacolo troppo stretto, che fossero necessarie alcune modifiche.
Famosa la frase di Ayrton detta al fotografo di Autosprint, Angelo Orsi, " se mangio un panino in più non entro in macchina".
Sovente le mani del campione sfregavano contro la carrozzeria, sopra lo sterzo, al punto di ferirsi alle nocche.
Dopo le molte richieste di Ayrton di risolvere il problema, a Imola, gli ingegneri decisero di modificare il piantone dello sterzo, allungandolo per dare al pilota più agio al volante.
Una modifica impropria, unire "due tubi d'acciaio" con una saldatura che rompendosi fu la causa dell'impatto alla curva del Tamburello al circuito di Imola.
Era il 1° maggio 1994 e tutto cambiò.
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